top of page

Il meglio di stagione: i libri dell’inverno 2020

Nessuno poteva prevedere un finale di stagione di tale portata: l'inverno del 2020 termina con numeri che non vorremmo leggere e con libertà che vorremmo riconquistare. Abbiamo cominciato a leggere storie che ora sembrano lontanissime ma è altrettanto vero che in questi giorni molti di noi lottano per leggere qualcosa che sia davvero in grado di raggiungerla, quella lontananza. A molti manca la giusta predisposizione d'animo (e di testa) che prelude a una buona seduta di lettura, altri sono avidi di storie e se ne stanno nutrendo a più non posso.


Spero con il cuore che ognuno di voi - sia i dispersi che gli avidi - possa gustare questi suggerimenti come fossero una buona aranciata fresca: nutriente, rigenerante, colorata. Ho letto abbastanza questo inverno da riuscire a portarvi ovunque con una selezione di soli sei libri: dal deserto dello Utah a Brooklyn, da New Orleans alla luna!

Buone letture a voi, allora. (E stiamo felicemente a casa.)

  • Il diner nel deserto 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Il primo romanzo che leggo che ha un camionista come protagonista. Un camionista che serve un'unica strada del deserto dello Utah, la 117, e percorrendola ne sonda i segreti: un diner che resta sempre chiuso, una donna che suona nuda un violoncello senza corde, un predicatore che trascina un'enorme croce, due fratelli che vivono in due vagoni del treno dismessi, diversi inseguitori. James Anderson è riuscito a raccontare in modo completo e avvincente qualcosa che normalmente resta agli estremi e si rende irraggiungibile: l'uomo nel deserto. È stato lui che mi ha fatto compagnia nei primi giorni della quarantena, vincendo là dove almeno altri 3-4 libri avevano perso: catturare la mia attenzione.

  • Quel giorno sulla luna 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Questo reportage, invece, non ha bisogno di dimostrare niente a nessuno: è semplicemente bellissimo. Oriana Fallaci racconta il lancio sulla luna del lontano 1969 attraverso l'occhio di chi può guardare più da vicino gli eroi, il cuore di chi non teme le grandi emozioni, la profondità di chi capisce l'enorme portata di quell'evento a livello mondiale, l'attenzione di chi non dimentica che la storia la fanno e la cambiano solo gli uomini. Anche i più semplici. Consiglio a tutti di alternare la lettura con la visione dei vecchi filmati dello sbarco sulla luna disponibili su YouTube!

  • A Sud e a Ovest 🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Un altro viaggio, un'altra donna, un'altra scrittura. Tre bandierine a Joan Didion sembrano (e per molti versi sono) un vero e proprio insulto, ma c'è una ragione: quelli contenuti in questo volume sono appunti di un articolo che alla fine non fu mai stato scritto. Sono pagine di un diario di viaggio e non pagine di un libro. E si sente. Le due parti più interessanti, per molti versi folgoranti, a mio parere sono: 1) l'introduzione di Nathaniel Rich, critico letterario che evidenzia con semplicità concetti basilari della cultura americana come la frontiera e la wilderness; 2) il primo capitolo su New Orleans: Joan Didion riesce a sondare i misteri della terra, a dipanare le nebbie dello spirito. Ci riesce con le donne, ci riesce con i momenti più imponenti della storia, ci riesce con la città più magica e impenetrabile degli Stati Uniti.

  • Amori e disamori di Nathaniel P. 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Ecco, ragazze, se avete bisogno di un ulteriore deterrente contro quel certo tipo di uomini (intelligenti ma emotivamente acerbi, egoisti ma senza il nerbo necessario per ammetterlo, realisti ma di una realtà tutta propria), questo è il romanzo che fa per voi. Forse inizierete a schifare anche l'ambiente letterario di Brooklyn ma alla fine in questa vostra reazione scoprirete la genuina bravura dell'autrice. Missione compiuta!

  • Facce di colore 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Di questa raccolta di racconti ho apprezzato tantissimo la modernità: se spesso vi è sembrato che la narrazione afroamericana rimanga in qualche modo voltata all'indietro verso un passato che trattiene più che slanciare, le storie di Nafissa Thompson-Spires è come se quell'elastico l'avessero tagliato e mutato in una fiocina. A volte la violenza è la stessa ma i protagonisti sono tutti perfettamente calati nel presente. Lo si capisce dai riferimenti musicali delle trame, dai dettagli professionali dei protagonisti, dall'intento quasi vignettistico di ogni descrizione. Ne avevo parlato anche nell'episodio 20 del podcast.

  • Vivian Maier. Una fotografa ritrovata 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Il libro da me più apprezzato della stagione! Il motivo è semplice: è un viaggio vero. Nel passato, dove Vivian Maier sembra essersi quasi nascosta; nelle sue fotografie, così narrative e personali insieme (New York e Chicago dai suoi occhi sono ancora più belle); negli armadi, dove invece si sono infilate tutte le persone che, come in una grande catena, hanno deciso di riportarla in vita dando valore alla sua opera. Le pagine introduttive sono splendide, io le ho lette alternandole alla visione delle fotografie. E vi consiglio di fare lo stesso!

bottom of page