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La voce è tutto | Jack Kerouac

Se questo blog fosse un magazine starebbe tutto su un foglio A4, magari impacchettato in modo strano dalle mani di qualche designer della pagina, e avrebbe una recensione, un articolo di approfondimento, un miniracconto, delle foto di James Franco, un breve reportage e magari un’intervista. Poi, su un lato, ben visibile e un po’ sporgente, avrebbe un’aletta, con solo un’immagine e una breve descrizione o citazione. Questa aletta sarebbe adesiva, e si potrebbe staccare dal foglio A4 e incollare poi da qualche parte. Oppure si potrebbe scambiare con gli amici. Questa aletta sarebbe come una Figurina e, dopo qualche numero e qualche mese, tutte le Figurine de La McMusa messe insieme diventerebbero un bell’album di curiosità – più o meno introvabili – sulla cultura made in USA.

Benvenuti nella mia nuova rubrica da collezione.


kerouac figurina

Nel 2012 Joyce Johnson, una delle donne di Jack Kerouac, oggi autrice ed editor, ha pubblicato negli Stati Uniti The Voice Is All: The Lonely Victory of Jack Kerouac, la sua biografia dello scrittore. Il libro rincorre una soluzione identitaria: portare alla luce la voce, unica e intima, di un uomo sdoppiato in anime inconciliabili. Da un lato profondamente americano, dall’altro insularmente franco-canadese. Da un lato entusiasta, dall’altro alienato. Da un lato melanconico, dall’altro scatenato.

Per natura era silenzioso e, da sobrio, teneva probabilmente per sé la maggior parte delle sue idee arrabbiate e intollerabili. Quando era ubriaco abbastanza, invece, le esprimeva con la tipica veemenza infuocata dall’alcol di chi è pericolosamente convinto che lui, solo, vede la verità.

Livello di introvabilità di questa figurina: alto.

È stata tratta (e liberamente tradotta) dalla recensione di John Tytell sul numero di luglio/agosto 2012 della “American Book Review”, personalmente reperito durante una gita in terra americana e gelosamente custodito nel mio archivio delle meraviglie. Il libro di Joyce Johnson al momento non è pubblicato in Italia.

PS: Jack Kerouac nella sua uniforme da football della Columbia University non è forse perfetto per la prima Figurina?


PSS: Questo post è stato pubblicato alle 9.23 del 6 marzo 2014, con la foto qui a fianco. Dopo averlo un po’ diffuso sui social, intorno alle 12.45 ricevo una chat su Facebook con questo contenuto: “Senti, fighissima la cosa delle figu e di kerouac, ma se vuoi fare la figa fino in fondo le figurine devono sembrare figurine!” E poi ricevo la figurina che vedete campeggiare là sopra. Ora, non so se e per quanto tempo questo idillio del web potrà proseguire vista la mia enorme povertà economica di contro al suo enorme talento creativo, però intanto oggi godiamocelo e facciamoci prudere le mani per quanto applaudiamo Thomas Guiducci. Grazie!

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