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Sei un Book Rider se…

..leggi questi dieci punti e ti viene voglia di partire!


Ogni tanto qualcuno di voi mi scrive e mi chiede come si fa a diventare parte dei Book Riders. Non c’è una prova da superare, né un esame di letteratura americana da sostenere prima dell’iscrizione (è capitato che qualcuno lo chiedesse, giuro). C’è, però, da condividere uno spirito; c’è da sentirsi parte di un’esperienza condivisa che ha come colonne, da un lato, un forte desiderio di America vera e, dall’altro, la disponibilità a lasciarsi contagiare da quello che l’America vera ha da offrire.


Che spesso non è bello, come bello s’intende il Grand Canyon.

Che spesso non è facile, come facile s’intende un’ora d’amore estatico sull’Empire State Building.

Ma che altrettanto spesso mozza il fiato per la sua autenticità e reale poesia.


Se vi è capitato di leggere le cartoline mandate dai primi tour in Illinois e nella Californoir, avrete capito cosa intendo. Lo avete capito anche se durante uno dei vostri viaggi, per dire, avete guidato per ore e la strada ve la siete mangiata con fare avido e sognante perdendo il senso del tempo; o se l’ultima volta che avete visitato una città come prima cosa siete andati in cerca di quel quartiere scassato che avevate visto in un film e da lì siete finiti in un locale dove sembrava esserci un signore che aspettava proprio voi al bancone del bar per scambiare chiacchiere infinite al sapore di birra sull’amore, la vita e la musica; o se, ancora, stanchi da una gita di un intero giorno nella natura, la sera, di ritorno in albergo, avete avuto la forza di leggere due righe di un libro perché quel libro era proprio la storia della vostra gita.


Ogni viaggio ha un che di meraviglioso, sia che lo si faccia davvero sia che lo si immagini soltanto. La magia è quando quello che immagini poi lo trovi per davvero mentre corri on the road. E noi (io e XPLORE) speriamo proprio che i Book Riders per voi siano questo.


decalogo del Book Rider

Ne avevo pensata anche un’undicesima di caratteristica, ma la dico solo a chi mi contatta per dire che viene in viaggio. Così, a tutti, mi imbarazzo 😉


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Se avete piacere, il decalogo del Book Rider è a vostra disposizione da appendere sullo specchio del bagno, condividere sui social, usare come gioco di società “racconta quella volta che in viaggio…”. Basta cliccarci sopra e scaricarlo. Sarà contento Thomas Guiducci che per realizzarlo ha sclerato un bel po’ (colpa mia!).

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