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Gli articoli americani di marzo 2019

Immagine del redattore: La McMusaLa McMusa

Ne ho letti moltissimi per lavoro e pochi per diletto. Preferisco mettere i secondi, qui, per voi. I primi li discutiamo insieme a lezione o in viaggio, i secondi meritano il tempo del vostro personale relax. Anche se – lo sappiamo – se siamo persone che si rilassano leggendo articoli americani può capitare, a volte, di doverci fermare e mettere in moto il pensiero. Oppure doverci fermare e realizzare di aver appena imparato qualcosa di importante.

A mio parere, nella rassegna di oggi questo accade almeno due volte.

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Foto di Frank Okay


  1. Iniziamo, allora, proprio da uno di questi preziosi attimi di conoscenza. Il mio grande interesse per il tema del border mi ha portato a scoprire (e desiderare) tale nuovo libro di non fiction: The Death and Life of Aida Fernandez. L’intervista all’autore mi ha profondamente colpito: la sua idea di integrazione, il suo compito di testimone e scrittore, la profondità etica e umana di ogni sua ricerca, tutto è scritto e detto nel modo giusto.

  2. Qui, invece, è tutto riscritto in modo nuovo. Non con le parole, tra l’altro, ma con la fotografia. In particolare, giustapponendo immagini di una tipica cittadina di provincia del New England ad articoli di cronaca nera. O, sarebbe più corretto, cronaca della paranoia: i cambiamenti sociali in atto nell’America di oggi si riflettono – ironicamente o grottescamente, decidetelo voi – nei dettagli più quotidiani. E spesso questo è perturbante.

  3. A proposito di piccole comunità: sapete qual è una delle più grandi ossessioni di chi vive nei suburbia? Il sesso. E questi sono 7 libri che lo raccontano.

  4. Immaginando di seguire sempre gli stessi personaggi, usciamo dalle lenzuola dei loro letti e andiamo con loro in quello che è un altro dei simboli dei sobborghi e dei paesini di provincia: il mall. Il centro commerciale. Qui troviamo niente meno che il grande scrittore George Saunders in cerca di ispirazione: così almeno dice il titolo dell’intervista riportata su Electric Literature, nonché il podcast da cui è tratta. Solo che in questo pezzo il mall si rivela essere solo una piccola parte di un universo meravigliosamente scioccante: George Saunders è uno degli scrittori da cui, secondo me, si impara di più. E questa intervista dev’essere salvata sui vostri pc.

  5. Non tutti gli scrittori sono grandi come lui, e di certo non lo sono i suoi personaggi, antieroi per eccellenza. Capita a volte, però, che sia in letteratura che al cinema o in tv siano proprio gli antieroi – o addirittura dei mostri di cattiveria – i personaggi che ci attirano di più. Questa è un’interessante analisi del perché (attualizzata ai nostri tempi, non aspettatevi Zeno Cosini, ecco).

  6. Se state pensando che siano la solitudine e l’isolamento, spesso, la causa di tanta cattiveria o infelicità io credo che abbiate ragione. Ci sono luoghi in cui la loneliness è assoluta e incurabile: tipo questi.

  7. E forse anche quelli che ogni giorno vengono attraversati dai leggendari treni dell’Amtrak. Leggendari non tanto per la loro efficienza, quanto piuttosto per la loro singolarità: viaggiare a bordo di un treno Amtrak è un’esperienza unica ma anche lo è anche – a parer mio – leggere i reportage dei viaggi degli altri. Soprattutto per quel mix di disagio e meraviglia che tu, lettore oggi ma passeggero almeno una volta in passato, riconosci subito: è un mix che non risparmia nessuno, neanche lei. Buon viaggio!

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