Dopo gli articoli, i libri. Una breve (e spero utile) carrellata delle mie letture americane del mese (quelle nuove, ho escluso le riletture). Per ogni libro una valutazione a stelle e strisce (da 1 a 6 🇺🇸) e qualche appunto.
Godeteveli!
La ragazza con la gonna in fiamme 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | La raccolta di racconti della scrittrice Aimee Bender che, tra humour e fiaba, tra surrealtà e quadri nitidi, racconta cosa succede ad alcune ragazze quando restano sole. Per amore, coincidenza, oblio o volontà.
L’alfabeto di fuoco 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Il romanzo di Ben Marcus che aspettavo da anni! Seguivo l’autore soprattutto nelle sue manifestazioni giornalistiche e critiche (aveva scritto un’amabile invettiva contro Franzen) e sono felice che adesso anche il suo piglio narrativo si possa rivelare in tutta la sua originalità. Tema del libro: il linguaggio che uccide. Gli assassini, i bambini. La terapia, il distacco. Qui un selfie con l’autore.
Butcher’s Crossing 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Il libro selvaggio di John Williams ha pagato il prezzo di essere arrivato dopo la (mia) massiccia carrellata di libri texani degli ultimi tempi, dalla mistica Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy al grandioso Lonesome Dove di Larry McMurtry. Il respiro è simile, ma il passo è molto più misurato: la caccia ai bufali è un’avventura che prende vita in una natura infinita e in compagnia di personaggi eccentrici. Tuttavia su tutto aleggia una sensazione: che quella avventura sia solo una mesta eventualità delle cose del mondo.
Una coltre di verde 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | La rivelazione del mese! Un’altra raccolta di racconti, questa volta tutti (tranne due) ambientati in Mississippi, un mondo completamente nuovo che si apre a noi attraverso lo stile pieno, gli aggettivi rumorosi, le voci corali e le immagini tenere di una scrittrice pazzesca, Eudora Welty.
Spy of the First Person 🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Una successione di situazioni sfocate e giochi di memoria che inquietano gli ultimi mesi di vita di Sam Shepard. Ho letto questo breve memoir a New York, me lo portavo dietro per sentire ogni tanto vicino a me la voce di un grande maestro, un maestro a cui ho sempre voluto bene. Mi sono commossa tante volte, leggevo una pagina e poi chiudevo tutto.
Il gusto proibito dello zenzero 🇺🇸🇺🇸🇺🇸 | Una storia d’amore, perdita e ritrovamento perfettamente architettata da Jamie Ford per mostrarci, in realtà, una Seattle inedita. Così, almeno, l’ho vissuta io: una lettura facile e coinvolgente che racconta di quel nefasto periodo della storia americana (dopo e durante Pearl Harbor) in cui si deportavano i giapponesi e si distruggeva la dignità di intere comunità di immigrati. È un libro che si ricorda per i suoi colori.
Due outsider, nel senso che ne ho lette solo alcune parti ma meritano la segnalazione:
City by City: una raccolta di ritratti urbani, inedita in Italia, in cui diversi autori descrivono la loro città. Il pregio è che, come sempre, l’occhio di chi vive nei posti che invece noi visitiamo e basta mette in luce i dettagli giusti. Il difetto è che, spesso, questi ritratti sono un po’ monotoni, somigliano a resoconti storici più che narrativi. Ho avuto questa sensazione sia per la descrizione di Seattle che per quella di Dallas.
Viole nere: il libro in cui Tess Gallagher dimostra di essere una scrittrice all’altezza del marito Raymond Carver. La sua versione del celebre Cattedrale merita tutta la nostra attenzione. Sì, perché quel racconto lo scrissero in due: diventò la pietra miliare di lui ma rimase la più grande delle sfide narrative di lei. L’immagine del vecchio cieco sotto le stelle e di lei che lo soccorre non curante della sua nudità vi rimarrà nel cuore.
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