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L’anelito impetuoso di San Francisco

L’anelito impetuoso di San Francisco, prima di essere una caratteristica della città californiana, è una persona. O almeno lo è per me. Lei, infatti, lo incarna, lo vive (che sia fisicamente lì o nella sua casa a Milano), lo racconta di giorno in giorno sul suo blog e da qualche mese lo ha portato anche in libreria. Lo ha messo tutto in un libro che è una guida culturale, un ritratto urbano, una raccolta di storie, un omaggio di passione. Un libro che, proprio per essere tutte queste cose insieme, ho scelto come testo ufficiale del tour dei Book Riders nella #rollinCALIFORNIA.


Elena Refraschini – quella persona, quell’impeto – ci accompagnerà per le strade della sua amata San Francisco attraverso alcune pagine del suo libro e ci svelerà, quasi come fosse lì con noi, alcune delle curiosità che rendono quella città la sua città. Perché, ecco, è proprio quell’aggettivo possessivo lì che a me interessa: ci sono persone che nel corso della loro vita hanno la fortuna – e il merito – di esplorare il mondo finché non vi trovano il proprio posto, finché non vi scovano una casa che la maggior parte delle volte non coincide con quella da cui sono partite: una casa che parla al cuore con voce nuova, che riempie gli occhi di una famigliarità esaltante e rassicurante insieme, che fa vibrare le corde dell’anima producendo infrasuoni molto armoniosi.. che a volte la fa scoprire interamente, l’anima, diciamolo.  A volte prima di arrivare lì tante cose di noi non si erano neanche svelate a noi stessi. E diventa la gratitudine, allora, che tiene insieme, come cemento, i primi mattoni.

Elena nutre per San Francisco una passione che io non ho e che però sento vicina alla mia per altri luoghi americani: ci siamo spartite la California, ad esempio, e questa sovrapposizione di prospettive non può che farmi sorridere.

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Leggere San Francisco a Los Angeles.


Tutti i capitoli della sua guida (ne elenco alcuni: Delitto e castigo, Rivoluzioni, Parole, Pentagramma) iniziano con un racconto personale; la scelta stessa dei temi e la ripartizione delle sezioni riflettono le sue avventure o, almeno, i suoi interessi; la sua voce è talmente presente in ogni dettaglio che non si può non percepire, insieme all’affetto, anche un certo rammarico nel vedere la sua amata città cambiare così tanto in così poco tempo.

Ho scelto 4 letture, quindi, 4 argomenti da presentare ai Book Riders durante il viaggio con le sue parole: sono gli stessi che hanno aiutato me quando – libro in mano – sono andata in giro per la città qualche mese fa e ne ho scoperto angoli inattesi, visioni appassionanti, protagonisti assolutamente sconosciuti. Nel caso aveste anche voi il libro sottomano e voleste seguirci, ecco la San Francisco di Elena&theBookRiders:

  1. p. 96, nel capitolo delle Rivoluzioni, andiamo alla scoperta di che cosa vuol dire greasy spoon insieme ai lavoratori del porto;

  2. p. 101, sempre tra le Rivoluzioni (San Francisco, dice Elena, è una città con “il martello in una mano, la matita nell’altra”) cerchiamo quella che sta sotto la statua di Benjamin Franklin in Washington  Square;

  3.  p. 216, nel capitolo dedicato al Cinema leggiamo la storia del teatro Castro;

  4. pp. 219-20, ci mettiamo in ascolto della voce inconfondibile di San Francisco leggendo l’intero capitolo Pentagramma.

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E magari lo leggiamo a Russian Hill, uno dei posti preferiti di Elena e uno dei picchi più breathtaking da cui si possa guardare la città: sono certa che sarà proprio qui che godremo al meglio dell’augurio che chiude il suo libro. Dell’anelito impetuoso di quella vita, dell’intera città e della sua cittadina d’elezione.

Perché San Francisco fa questo alle persone: le incanta, poi le stravolge mutando il loro corredo mentale senza chiedere il permesso. Ed è questo il mio augurio più grande: che ovunque le vostre strade vi porteranno nel mondo, possiate essere sempre accompagnati dal suo anelito impetuoso.
 

Elena Refraschini, San Francisco. Ritratto di una città, Odoya 2017, pp. 272.

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