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Il meglio di stagione: gli articoli americani dell'autunno 2020

Non c'è bisogno che introduca a parole il peso dell'autunno appena trascorso: pandemia, elezioni e transizione l'hanno reso a dir poco indimenticabile. A ridosso della conferma di Joe Biden quale 46esimo presidente degli Stati Uniti (a ridosso = quell'ultima notte di delirio, il 7 novembre), pubblicai una rassegna che risultò essere molto utile: cosa leggere/guardare/ascoltare per capire l'America che aveva appena votato. Oggi quella rassegna si arricchisce di articoli satellite, approfondimenti che ho letto e studiato in questi ultimi tre mesi non solo in occasione delle elezioni, ma anche in relazione alle dinamiche sociali, alle narrazioni e agli eventi in cui questa sudata transizione da Trump a Biden ha avuto (e sta ancora avendo) luogo. Siccome la fine dell'anno ci porta inevitabilmente anche liste ed evasione, nell'elenco che state per leggere non mancano consigli di lettura e i consueti, amati servizi fotografici.


Mettetevi comodi e buona lettura!

  • Lasciamo che ad inaugurare la rassegna sia una delle recensioni che resterà nella storia: quella di Michiko Kakutani - la giornalista più autorevole e temuta della sezione culturale del New York Times - della biografia di Barack Obama A Promised Land, da poco uscita ma già molto discussa e celebrata. Nel libro l'ex presidente racconta i suoi anni in politica ma lo fa ponendo particolare attenzione alla letteratura, ai libri che l'hanno formato e ispirato, al potere dello storytelling come collante nazionale.

  • Di tutt'altro calibro è la narrazione dei quattro anni di presidenza Trump: non l'ha scritta lui (non ancora, almeno) ma la scrivono queste immagini. Alcune conosciutissime, altre inedite, raccontano un passato recente da cui il paese farà senz'altro fatica a smarcarsi.

  • Quello di Obama non è l'unico libro importante uscito questo autunno. A precederlo c'è stato The Silence di Don DeLillo, un'opera breve e quasi del tutto dialogica che mette in scena un'apocalisse alla quale potremmo essere molto vicini (un'altra, sì): quella tecnologica. Cosa succederebbe se tutti gli schermi del mondo si spegnessero improvvisamente, magari durante il Super Bowl? Il libro uscirà a febbraio in Italia per Einaudi, io l'ho letto in inglese e soprattutto ho avuto il piacere di ascoltare l'audiolibro, una vera opera d'arte. Ve ne parlerò presto! Intanto qui c'è un'ottima intervista di avvicinamento.

  • Qualsiasi apocalisse tecnologica ci aspetti, CNN saprà senz'altro gestirla alla grande. Così come ha fatto durante quei concitatissimi giorni di inizio novembre, quando l'esito delle elezioni si svelava in modi che non avevano precedenti nella storia e lei era l'emittente televisiva più guardata di sempre. I giornalisti dormivano ogni tanto? Potevano tornare a casa qualche ora? Andavano a braccio o riuscivano a fare delle riunioni di coordinamento? A tutte queste domande hanno risposto proprio loro, offrendo così un vivivo e sincero ritratto orale di quei giorni indimenticabili.

  • Altri protagonisti essenziali di quei giorni, altro ritratto giornalistico super suggestivo: il New York Times racconta i postal workers, ovvero quei lavoratori che nelle settimane elettorali avevano la responsabilità del trasporto, della consegna e dell'integrità di milioni di voti dei loro concittadini. In tempo di pandemia.

  • A volte fotografia e scrittura si incastonano così bene l'una nell'altra che sembra non restare spazio per nient'altro. Non è il caso di questo reportage, dove alle due forme di racconto se ne aggiunge una terza: lo sport, in particolare il football. Con lo scrittore Hanif Abdurraqib (segnatevi il suo nome perché sentirete parlare di lui molto presto) andiamo alla scoperta di un liceo del Texas che era proprio come Friday Night Lights.

  • Se i ragazzi americani hanno il football, le ragazze hanno l'autunno! Non sto scherzando. Esistono ragioni precise che hanno portato un certo tipo di donne ad amare la stagione appena finita, tanto da farne una missione estetico-sentimentale (soprattutto ai tempi di Instagram). Leggere per credere.

  • Tra queste donne attente all'estetica, alla celebrazione dei prodotti della natura e a se stesse potrebbero esistere delle potenziali elettrici di Trump: sì, le persone che hanno votato l'ex presidente non sono tutte violente e buzzurre. Anzi, è bene allontanarsi da certi stereotipi che non rendono giustizia alla realtà. Un ottimo modo per iniziare è questa riflessione della studiosa Anne Helen Petersen proprio sulle utenti dei blog di beauty&lifestyle. Per me è stato un articolo talmente illuminante e chiaro che l'ho già condiviso ovunque, chi l'avesse già ricevuto perdoni la mia insistenza.

  • Donne ed era Trump, tuttavia, vuol dire innanzitutto e primariamente un'altra cosa: movimento femminista. Nuovo, rinnovato, molteplice, in progress: esploso il giorno dopo l'insediamento dell'ex presidente, in questi quattro anni è diventato talmente forte da far sperare in qualcosa di davvero grande.

  • Ma ora veniamo alle liste libresche, ché in fondo ci piacciono molto! Una delle storie protagoniste di quest'autunno è stata Elegia americana, libro di J.D. Vance e film di Ron Howard (disponibile su Netflix). Entrambi sono stati tanto acclamati quanto criticati (io li ho apprezzati entrambi): e se quindi volessimo leggere qualcosa di simile ma diverso? Ecco a voi 8 alternative secondo il Los Angeles Times. Electric Literature raddoppia con 16 titoli di nonfiction che cercano di definire l'America (mission impossible per un solo libro, ve lo anticipo). Last but not least, visto che il 2020 sta finendo (THANK GOD) facciamo un salto nei consigli di lettura per le vacanze. Tra tutte le innumerevoli liste dell'universo giornalistico di questi giorni ho scelto questa: originale, non solo americana, tematica.

  • L'ultimo suggerimento della rassegna, però, lo lascio al viaggio. E i motivi sono ovvi. Con questo incredibile reportage fotografico andiamo indietro nel tempo, in un altro periodo difficile della storia (era il 1943), a bordo dei leggendari Greyhound. Il pezzo si chiama proprio Bus Story. Godetevelo!


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