Rockin' Jersey
Una Cadillac ferma davanti al portico, l’amore pronto a portarci via, la strada dei sogni spianata davanti a noi. L’abbiamo desiderata, cantata, gridata. L’abbiamo vista sfrecciare dentro una canzone, in quel Jersey fatto di fabbriche fumose e spiagge infinite, di case color pastello e luna park d’altri tempi, in quel Jersey che a furia di cantarlo è già casa perché la working class siamo anche noi e che a furia di cantarlo è già amico perché i sogni di noialtri sono tutti uguali. Vogliono farci credere che il New Jersey sia l’amico sfigato del gruppo, scopriremo che invece è il suo rappresentante più graffiante e tosto: questo è un viaggio sulle tracce degli scrittori e dei musicisti che hanno raccontato il lato più tough e più rock del sogno americano.
Talk about a dream
Try to make it real
You wake up in the night
With a fear so real
You spend your life waiting
For a moment that just don’t come
Well, don’t waste your time waiting..
Bruce Springsteen
Literary Roads
Il viaggio comincia sulle sponde dell’Hudson, dove le storie e gli occhi saranno puntati su New York, e prosegue nel cuore laborioso del Jersey: a Newark con Philip Roth, a Paterson con la più sorprendente delle poesie. I personaggi di Junot Díaz e Chimamanda Ngozi Adichie ci parleranno dei giovani arrivati da lontano, il college di Princeton delle promesse del futuro, i romanzi di Richard Ford dello Shore. Lo Shore, la lunga spiaggia sull’Atlantico costellata di diner, motel, chioschi del gelato e ruote panoramiche dove è iniziata la leggenda più trascinante di tutto il tour: quella del nostro accompagnatore d’eccezione, il nostro rocker, il nostro poeta Bruce Springsteen.
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Tre cose speciali:
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la vista di Manhattan e Brooklyn dal Liberty State Park di Jersey City;
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merenda dal Boss delle Torte a Hoboken e concerti allo Stone Pony;
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le case vittoriane Cape May e le ambientazioni anni Cinquanta di Wildwood.
Una cosa a cui adattarsi: la parte settentrionale dello stato, in particolare la zona di Paterson e Newark, è decisamente industriale. Dunque, diversamente bella.
Per chi è: per i rocker e i tipi da spiaggia; per chi ama le ruote panoramiche anche quando sono ferme; per chi scrive poesie con la testa e alla vita non chiede di meglio.